Apocalisse 2:8-11
“L’Apocalisse ci dice che nel 2021 il peggio può ancora venire; ma allo stesso tempo ci dice che il meglio deve ancora venire.”
—Francesco Schiano
Pochi giorni fa sono stati alzati i calici con i quali il mondo intero ha brindato al nuovo anno. Il 2021 porta con sé la responsabilità di essere stato etichettato da molti come l’anno del riscatto, un anno di ritorno alla normalità e che in qualche modo possa risollevare una popolazione mondiale profondamente colpita dalla pandemia.
Nella lettera alla chiesa di Smirne (Apocalisse 2:8-11) l’apostolo Giovanni incoraggia l’intera comunità, che sta già vivendo un momento di profonda tribolazione, a non temere la sofferenza che ancora dovrà affrontare, puntando il suo sguardo sulla ricompensa promessa che la attende in futuro: la corona della vita.
L’invito dell’apostolo di abbandonare l’illusione di una speranza senza fondamento e di puntare invece lo sguardo sulle vere promesse del Signore è valido anche per noi: non possiamo sapere se questo 2021 sarà ancora peggiore dell’anno appena passato, ma siamo certi per fede che il meglio deve ancora venire.