Neemia 5
“La giustizia di Dio non è la pura applicazione matematica di alcuni principi; essa, piuttosto, è rivolta a chi è nel bisogno.”
—Francesco Schiano
La storia dell’impero romano ci insegna che per una comunità gli ostacoli peggiori da affrontare sono quelli che provengono dall’interno. Fu verosimilmente proprio a causa dei crescenti problemi interni, infatti, che l’impero declinò gradualmente fino a scomparire del tutto.
In questo capitolo del libro di Neemia anche il popolo d’Israele si ritrova a dover fare i conti con delle questioni interne, che rischiano di mettere in grave pericolo l’intero progetto di ricostruzione delle mura. C’era infatti grande lamento da parte di una fetta molto povera del popolo che, anziché essere soccorsa, veniva piuttosto oppressa dai crescenti debiti con la parte più ricca del popolo.
Anche stavolta Neemia interviene cercando di ricondurre il popolo davanti al Signore, riportando alla sua mente un principio fondamentale proveniente dalla legge di Dio – che, forse, avevano dimenticato un po’ tutti.
Se hai perso i capitoli precedenti:
- A chi importa?Neemia 1 — Neemia prega per il suo popolo in miseria.
- Una fede efficaceNeemia 2 — Neemia passa all’azione e si adopera per risanare la rovina del suo popolo.
- Dio chiama e il popolo rispondeNeemia 3 — Il popolo d’Israele si mette all’opera per ricostruire le mura di Gerusalemme.
- Una sfida troppo grande?Neemia 4 — Il popolo d’Israele affronta le opposizioni dei nemici.